Il Salvafratino Abruzzo al XX Convegno italiano di Ornitologia a Napoli
Dal 26 al 29 settembre si è tenuto a Napoli il XX Convegno italiano di Ornitologia. Il programma ha previsto sessioni scientifiche e workshop tematici tra i quali anche una tavola rotonda sulla tutela del Fratino (Charadrius alexandrinus) in Italia alla quale sono stati invitati i rappresentanti dei gruppi locali e regionali che seguono la specie.
Sono stati così presentati i dati del censimento nazionale effettuato nel 2018 che purtroppo, ancora una volta, ha segnalato come i fratini siano sempre meno su tutta la costa italiana, Tranne la Campania, infatti, tutte le regioni presentano un trend negativo dovuto all’occupazione, ormai quasi totale, delle spiagge dove il Fratino nidifica solitamente, a seconda delle regioni, da fine marzo a luglio.
Per l’Abruzzo erano presenti due dei responsabili del Progetto Salvafratino Abruzzo: Fabiola Carusi, referente per il WWF Abruzzo, e Stefano De Ritis, responsabile scientifico per l’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”.
I due abruzzesi hanno presentato un poster e fatta una comunicazione sullo stato del Fratino in Abruzzo prendendo in esame i dati relativi al periodo 2015/2019 durante il quale il Progetto Salvafratino si è via via sviluppato.
Grazie al Progetto Salvafratino Abruzzo, promosso dall’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” e dal WWF Abruzzo, nella nostra regione vengono condotte da anni azioni di monitoraggio, tutela, sensibilizzazione e denuncia sullo stato di salute dei fratini. Il Progetto coinvolge un gran numero di volontari, singoli o riuniti in gruppi locali come le Guide del Borsacchio o il Gruppo Fratino di Vasto, l’associazione Torre Foro di Ortona: i volontari da marzo a tutto luglio monitorano la presenza di coppie e nidi sulla costa seguendoli fino alla schiusa e all’involo. Il Progetto va avanti solo grazie agli sforzi di questi volontari e a un piccolo contributo da parte dell’Area Marina Protetta “Torre di Cerrano” che è peraltro l’unico ente pubblico a destinare dei fondi specifichi per la tutela della specie in Abruzzo insieme al Comune di Alba Adriatica che finanzia un progetto di comunicazione e sensibilizzazione legato alla Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare.
Come denunciato più volte, negli ultimi anni, nonostante qualche buona pratica inizi a farsi strada tra balneatori e amministrazioni comunali, anche in Abruzzo si sta registrando una situazione di difficoltà per il Fratino. Vengono individuati un numero troppo limitato di nidi che purtroppo non sempre giungono a buon fine: ancora oggi in ogni stagione molti nidi con uova vengono vandalizzati o vengono distrutti durante la pulizia meccanica delle spiagge o predati da animali di affezione (cani e gatti) vaganti. A questi fattori si aggiungono poi le predazioni di origine naturale come quelle da parte di corvidi e in alcuni casi di volpi.
I dati abruzzesi per il 2019, che saranno illustrati a breve durante un evento che si terrà a ottobre per la presentazione di uno dossier regionale sulla tutela del Fratino, mostrano una piccola ripresa delle nidificazioni rispetto al 2018 che è stato effettivamente un anno drammatico con il minor numero di nidi da quando si effettua il monitoraggio e circa il 50% di schiuse andate a buon fine: è evidente che c’è ancora molto da fare sia dal punto della conservazione sia da quello dell’educazione ambientale.
Importante per la conservazione della specie è stata l’approvazione della “Risoluzione sull’impatto dei grandi eventi” messa a punto durante il Congresso, che invita a non tenere manifestazione di importani dimensioni sulle spiagge e in ogni luogo costiero che abbia caratteristiche di naturalità. La risoluzione fa seguito alle note vicende dei tour estivi di noti musicisti che sempre più scelgono luoghi naturali per le proprie performance.
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