EROSIONE RIDOTTA IN AMP GRAZIE ALLE DUNE
Una violenta mareggiata, tra il 3-4 febbraio 2019, colpendo la costa abruzzese ha immediatamente riportato l’erosione costiera sulle pagine dei quotidiani, scatenando discorsi e richieste di intervento immediato senza che i fenomeni naturali, che condizionano il territorio litoraneo, siano pienamente conosciuti e compresi.
L’AMP Torre del Cerrano interviene sulla questione per apportare un’informazione dettata dalla propria esperienza nella gestione dell’arenile in area protetta.
Osservando e verificando lo stato della spiaggia nei giorni seguenti la mareggiata è apparso subito chiaro che in tutte le zone dove è presente la duna e dove la pulizia dell’arenile viene effettuata manualmente non ci sono stati gravi problemi e nel complesso la spiaggia ha mantenuto bene le sue caratteristiche fisiche.
Tutt’altra storia nelle aree dove è assente la duna e la pulizia della spiaggia avviene con mezzi meccanici e dove si è attivata un’azione fortemente erosiva con formazione di uno scalino ed evidente perdita di sabbia.
Le motivazioni sopra espresse portano inevitabilmente a descrivere l’ambiente costiero e le sue dinamiche morfologiche ed ecologiche. L’ecosistema costiero è altamente dinamico ed i fenomeni erosivi o di arretramento e avanzamento della linea di costa sono determinati prettamente da aspetti climatici ed antropici.
L’area dunale costituisce l’elemento morfologico essenziale di una spiaggia sabbiosa. Il suo ambiente è di grande interesse naturalistico ed ecologico (specie in questo caso dove è presente una pineta mediterranea) ma soprattutto rilevante nella sua funzione di mitigazione dell’effetto erosivo dovuto alle mareggiate.
L’erosione costiera e il relativo arretramento della linea di costa possono essere considerati in stretta relazione con la perdita delle duna o parte di essa.
Di fatto un sistema dunale è costituito da un insieme di granelli di sabbia mossi dalla forza eolica e bloccati dalla vegetazione, creano una serie di argini naturali sia al moto ondoso che alle acque alte. Questi accumuli diventano un serbatoio di sabbia che le successive mareggiate rimuovono e finiscono per alimentare la spiaggia e contrastare in parte gli effetti erosivi in atto.
Da questo ragionamento si evince l’importanza delle dune e del loro buono stato di conservazione che diventano elementi del corretto funzionamento ecologico dell’intera fascia costiera.
L’AMP ha scelto di conservare le aree dunali proprio con lo scopo di aumentare la capacità di adattamento dell’ecosistema costiero ai cambiamenti climatici e far sì che il bilancio dei sedimenti sabbiosi siano sempre esplicati da processi naturali e non da intervento umano.
L’ecosistema costiero deve essere in grado di attivare la propria resilienza e quindi va aiutato attraverso azioni di tutela che prevedano la conservazione dei cordoni dunali e della vegetazione retrostante evitando la realizzazione di ogni tipo di infrastrutture rigide.