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SalvaFratino 2017

Il 2017 per il Fratino non è stata una annata felice. Mai come quest’anno si è assistito ad una perdita tanto ingente di nidi a causa dell’azione umana. Fattori antropici, come il disturbo o le azioni vandaliche, hanno sempre rappresentato, per la specie, uno dei principali fattori negativi lungo i nostri litorali. Per disturbo si intendono azioni quali: 1) passaggio continuo o stazionamento prolungato in prossimità del nido – che creano stress nell’animale, impedendogli di covare tranquillamente e influendo significativamente sull’abbandono -; 2) calpestio, con la distruzione diretta del nido; 3) presenza di cani padronali. La presenza di cani padronali sugli arenili – particolarmente massiccia in alcune aree – e nella maggior parte dei casi lasciati liberi di vagare, rappresenta una grave minaccia, perché danneggiano i nidi, rincorrono gli individui e arrecano molto stress all’uccello. Le azioni vandaliche rappresentano invece azioni estremamente gravi, perché attuate intenzionalmente da gente con poca sensibilità e, purtroppo, tra i 29 nidi falliti nel 2017, almeno 18, ovvero il 62% delle perdite, sono riconducibili all’azione umana. Gli atti vandalici sono le uniche cause di fallimento riscontrate a Martinsicuro e a Tortoreto. Anche a Giulianova, in due casi, dai segni raccolti a poche ore dall’accaduto, la distruzione dei nidi potrebbe essere riconducibile alla stessa persona. A Silvi le perdite per cause antropiche sono sempre esageratamente alte. Anche nel 2017, 5 fallimenti su 6 sono stati causati da disturbo o manomissione. Il sesto fallimento, anche se “accidentale”, non può che essere valutato come atto vandalico, dal momento che il nido è stato letteralmente distrutto da un autoveicolo entrato illecitamente in spiaggia per rubare i pali in legno delimitanti la duna. L’effetto disturbo non ha mai provocato, negli anni passati, cosi tante perdite come nella stagione 2017. O meglio, l’effetto del disturbo nel corrente anno è stato così massiccio che lo stress generato ha spinto gli individui non solo ad abbandonare i nidi di recente deposizione ma, in ben 4 casi, ha provocato l’abbandono del sito prima della deposizione del secondo o terzo uovo. Questa situazione si è osservata in maniera particolare nel tratto di spiaggia libera antistante la Torre di Cerrano, nel comune di Pineto.

 

 

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